" /> Lassù tra le montagne si balla all'insegna della natura: Bolzano Danza fa 40 con un programma festoso e superlativo

Andiam, andiam, andiamo a performar... Sette piccole piéces tra campi e foreste, sfidando la 'tempestate' o il caldo e le zanzare

Finale di 'Paesaggi condivisi' con Émilie Rousset

 La stagione teatrale milanese quest’anno si chiude con un enorme punto di domanda. Relativo al tempo. 

 Per intenderci, però, non si parla del solito problematico rapporto con il presente e di una certa stramaledetta dipendenza dal passato.

 Stavolta l’interrogativo sul tempo si riferisce proprio a quello che ancora il latino classico distingueva con parola a parte, ’tempestate’. 

 Si compulsano infatti ansiosamente gli aggiornamenti delle previsioni meteo, per gli straordinari appuntamenti di fine stagione con ‘Paesaggi condivisi’, previsti per i week-end dell' 8-9 e del 15-16 giugno. Del resto si tratta di far vivere agli spettatori l’esperienza insolita di un itinerario a piedi tra sette micro-drammaturgie da circa quaranta minuti l’una, per un ingaggio di 7 ore in tutto, tra le 14 e le 21, con qualche chilometro sui sentieri nel Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. 

 ‘Performing Landscape’ - questo il titolo originale in inglese - è uno dei più ambiziosi progetti teatrali europei, con otto diversi Paesi coinvolti (Germania, Austria, Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Slovenia, Svizzera), e uno sviluppo di quasi due anni tra il 2023 e il 2024.

Il programma è stato segnato fin dalla ‘prima’, nel parco naturale periurbano della foresta Jorat, fuori Losanna, dagli eventi meteorologici. A un certo punto sembrava che non si potesse nemmeno concludere, a causa di un fortissimo temporale. Invece, dopo qualche decina di minuti di panico, ha regalato ai presenti l’emozione in più di qualche straordinario arcobaleno.

In occasione della seconda prestigiosa tappa al festival d’Avignone, nel luglio scorso, era invece quasi da svenimento il caldo torrido, condito dall’assalto di nugoli di aggressive zanzare e altri non piacevoli insetti.

 Dunque, con la consueta passione, il trust di cervelli al femminile di Zona K che ha preso in carico l’organizzazione di ‘Paesaggi condivisi’, presentato insieme con il Piccolo Teatro di Milano, ha creato online una pagina di avvertenze (1) per chi è interessato a partecipare. Ed è uno spettacolo anche solo la lettura delle prime righe, dedicate a ‘come prepararsi’, che riportano subito al rischio di temporali e dei fatidici incontri nel bosco con zecche, calabroni, api e vespe, oltre ‘all’alta presenza di zanzare in tutta la zona’. 

 Per dovere di cronaca s’aggiunga che, stando alle ultime ricerche universitarie in tema, nell’area urbana milanese sono le cosiddette ‘zanzare tigre’ il nemico pubblico numero uno, in servizio permanente effettivo, ‘h 24’ come dicono i marketing-dipendenti; però, avvicinandosi alle zone collinari brianzole, ci si imbatte pure sulle due gemelle diverse e più cattive della ‘tigre’, arrivate dall’Asia Orientale, le Aedes koreicus (coreana) e japonicus (giapponese).

 Hai voglia a invocare pure l’uso dei repellenti ecologicamente meno nocivi, come ha fatto durante la presentazione la direttrice artistica di Zona K, Valentina Kastlunger, una che, a proposito, in realtà sembra proprio un personaggio genere ‘metti un tigre nel motore’.  

 Battute a parte, per l’associazione culturale basata nel quartiere Isola, ‘Paesaggi condivisi’ è una sorta di coronamento istituzionale di un impegno più che decennale per il rinnovamento della scena, con la scelta di riproporre a Milano i migliori esempi europei di post-teatro. 

 Viceversa, per il caro vecchio Piccolo Teatro, che è co-produttore, potrebbe essere quasi un' appendice singolarmente fuorisala del festival internazionale ‘Presente indicativo’, la rassegna che ha fornito finalmente l’occasione di un confronto con alcune magistrali nuove idee di teatro. 

 Si poteva persino notare come il direttore professore Claudio Longhi, alla presentazione della puntata italiana di ‘Performing landscape’, abbia evitato con cura accademica d’incappare nella polisemia di ‘tempo’: si è limitato a concedere sul senso di presente che il teatro ‘deve assecondare, seguendo le trasformazioni della società’, cioè ‘guardando il tempo in cui stiamo abitando’.

Per poi assumersi sorridendo in prima persona la responsabilità di aver scelto queste date quasi estive, che si stanno purtroppo avvicinando con tali e tanti temporali in zona, che certo non rendono così praticabile il terreno argilloso del Parco.

 Tornando in concreto alle varie pièces di ‘Paesaggi condivisi’, gli spett-attori di questo cammino teatrale alle Groane dovrebbero partecipare, nell’ordine, a una sorta di rito d’immersione nel bosco firmato dal curatore Stefan Kaegi di Rimini Protokoll con Riccardo Tabilio, al 'picnic in un luogo segreto' con i danzatori Chiara Bersani e Marco D’Agostin, e a un balletto da interpretare con i portoghesi Sofia Dias e Vítor Roriz, e con Antonio Tagliarini.

Con l’artista turco belga Begüm Erciyas e il regista tedesco Daniel Kötter, indossati visori VR, gli spettatori s’immergeranno in una sorta di versione distopica del mondo rurale circostante. Ari Benjamin Meyers, compositore americano di stanza a Berlino specializzato in eventi site-specific, proporrà un concerto ad hoc accompagnato da un gruppo di musicisti italiani.

Il collettivo spagnolo El Conde de Torrefiel, protagonista da anni della scena post-teatrale, invita alla visione di un ‘paesaggio sottotitolato’. Infine il regista francese Émilie Rousset si riserva uno spazio più squisitamente di parola, facendo interpretare un testo documentario sull’agricoltura e l’ambiente da alcuni performer e da un contadino sul trattore. 

 Chi volesse approfondire a priori il senso di questo progetto, nonché della relazione tra teatro e paesaggio, può sempre partecipare all’incontro con i curatori artistici di ‘Perfoming Landscape’, Stefan Kaegi e Caroline Barneaud del Théâtre Vidy-Lausanne: appuntamento venerdì 7 giugno, alle 18, nel Chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro, in via Rovello.

 Non c’è dubbio che ‘Paesaggi condivisi’ sia un appuntamento di prim’ordine con un’esperienza comunitaria davvero unica, di frontiera, tra cultura e natura, che consente agli appassionati di vivere da vicino anche le possibili trasformazioni del teatro. Non ci sono tanti posti, è meglio procurasi il biglietto per tempo.

E che possa piovere o fare troppo caldo, che si rischi d'inciampare in una radice o di farsi pizzicare dalle zanzare coreane, fa parte integrale della sfida: questa rinnovata esposizione alla ’tempestate’ (tal quale nel teatro che fu la base della nostra cultura e del senso stesso del nostro vivere nella polis) suona come critica radicale al declino del comodo teatro borghese, all’aria viziata e troppo ‘condizionata’ delle sale, alla muffa che ormai si nasconde dentro quei muri. 

Il momento musicale curato da Ari Benjamin Meyers (foto di Chloe Cohen)

(1) UN TICKET DAVVERO PRETENZIOSO

ATTENZIONE: PRIMA DI EFFETTUARE L’ACQUISTO DEI BIGLIETTI
LEGGERE ATTENTAMENTE LE SEGUENTI INFORMAZIONI.

COME PREPARARSI
Lo spettacolo si svolge con qualsiasi condizione atmosferica e sarà annullato solo in caso di forti piogge o temporali. In caso di annullamento preventivo verrete avvisati telefonicamente e sarà possibile richiedere il rimborso del biglietto. Non sarà possibile richiedere il rimborso del biglietto a evento iniziato.

Nel bosco possono essere presenti zecche, calabroni, api e vespe durante il periodo estivo. Nella zona c’è un’alta presenza di zanzare. Munirsi di relativi repellenti.

Si prega di indossare scarpe e vestiti adatti a camminare in un’area boschiva e adeguati alle condizioni meteorologiche e alle proprie esigenze personali. L’organizzazione metterà a disposizione coperte per sedersi sull’erba, mantelle per la pioggia e sgabelli da campeggio. È consigliato portare con sé uno zaino leggero e non pesante.

COME ARRIVARE E ORARIO DI INIZIO
Ritrovo al bar della Stazione Garbagnate Parco delle Groane tra le ore 13.00 e le ore 13:30 per controllo biglietti e ritiro dell’attrezzatura necessaria. L’itinerario inizierà alle 14.00 in punto. Trattandosi di un percorso a tappe obbligate, l’orario di partenza è improrogabile. Non sarà possibile attendere eventuali ritardatari.

Visto l’approccio ecologico del progetto, vi invitiamo a utilizzare i mezzi pubblici o il car-sharing.Trasporto pubblico: linee Trenord S1 o S3, fermata Garbagnate Parco delle Groane.  È presente un parcheggio presso il bar della stazione.

Il punto di arrivo coincide con il punto di partenza.

ACCESSIBILITÀ
Le persone con disabilità motorie o sensoriali possono scrivere a servizioalpubblico@piccoloteatromilano.it per valutare la fattibilità del percorso.

SVOLGIMENTO DELLA GIORNATA
Le pièce durano tra i 30 e i 50 minuti l’una. Sono previste pause più o meno lunghe per andare in bagno, tra ogni pièce. Il nostro team è a disposizione durante tutta la giornata per fornire indicazioni e assistenza in caso di necessità. Le distanze tra le 7 pièce sono relativamente brevi (il tempo complessivo di solo cammino è di 1h30 / 1h50). Si cammina in gruppo, attraverso campi, sentieri sterrati e, talvolta, si attraversano boschi. L’ultima pièce terminerà prima del tramonto, in modo da poter rientrare in sicurezza al punto di partenza.

NORME E REGOLE DI SICUREZZA
Ogni gruppo sarà accompagnato da guide che indicheranno i sentieri da percorrere. Si prega di prestare attenzione ai possibili pericoli derivanti da punture di insetti e percorsi accidentati. Sarà richiesta l’accettazione di assunzione di responsabilità contestuale all’acquisto del biglietto. È assolutamente vietato fumare in tutta l’area. Qualsiasi violazione comporterà l’esclusione dall’evento.

MANGIARE E BERE
È presente un bar presso il punto di partenza. Non ci sono supermercati e ristoranti nelle immediate vicinanze.
Si consiglia di portare con sé una bottiglia/borraccia d’acqua, che potrà essere ricaricata presso la stazione di rifornimento.

Cestini-merenda preparati da L’Orablù Bistrot possono essere prenotati al momento dell’acquisto del biglietto online, o entro il venerdì precedente l’evento, e saranno consegnati durante la pausa.

Ogni cestino costa 8,50 €.
Versione vegetariana:  bocconcino ai cereali (panetteria La Casa del Pane) con formaggio e pomodoro, hummus con verdurine fresche di stagione, un mini muffin artigianale, un succo di frutta

Versione non vegetariana: bocconcino ai cereali (panetteria La Casa del Pane) con prosciutto e formaggio, hummus con verdurine fresche di stagione, un mini muffin artigianale, un succo di frutta

In alternativa potete portare con voi cibo e snack da consumare durante il percorso e durante le pause. Intorno alle ore 18:00 è prevista una pausa di circa mezz’ora.

INFRASTRUTTURE SUL POSTO
I servizi igienici sono disponibili presso il punto di partenza. Durante la pausa più lunga sarà possibile usufruire di bagni chimici.

Vi ringraziamo fin da subito per la cura che avrete del bosco e dei suoi abitanti: portate con voi i vostri rifiuti, non ci sono cestini.

LO SPETTACOLO È ADATTO A BAMBINE E BAMBINI?
Sebbene le pièce non siano state concepite specificamente per bambine e bambini, in nessuna di esse sono presenti scene violente o un linguaggio inappropriato.

I bambini accompagnati e accuditi dagli adulti di riferimento sono quindi i benvenuti.

POSSO PORTARE IL MIO CANE?
I cani non sono ammessi.

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