" /> Lassù tra le montagne si balla all'insegna della natura: Bolzano Danza fa 40 con un programma festoso e superlativo

E' festa grande con Pippo Delbono da Marsiglia a Madrid, da Bologna a Milano, da 'Amore' a 'La Notte' di Koltès

Pippo Debbono durante 'Amore' (foto Luca Del Pia)

 E’ stato uno degli spettacoli più belli e commoventi del dopo Covid, ‘Amore’, e Pippo Delbono appare sempre di più il gigante solitario italiano che è sulla scena internazionale.

Perciò, anche in questo dicembre del 2023, ci sono soltanto strapuntini a fondo sala, giusto un pugno di ‘dernières place’, persino al théâtre du Gymnase, la sala più antica di Marsiglia, dove ‘Amore’ sarà in scena per qualche giorno. 

 Fortunatamente le buone notizie per gli appassionati non finiscono qui: ‘Amore’ dalla Francia tornerà a Bologna, dal 14 al 17 dicembre, per una sorta di grande festa, più che meritata, che ERT-Emilia Romagna Teatro organizza all’Arena del Sole per questa sua stessa co-produzione internazionale di grande successo.

 Com’è noto, in ‘Amore’ Delbono siede fuori scena, accanto alla regia, con il microfono in mano, mentre sul palcoscenico sono all’opera il chitarrista e compositore Pedro Jóia, il cantante specialista di fado Miguel Ramos, la cantante musicista angolana Aline Frazão e vari componenti della Compagnia Pippo Delbono; per allestire lo spettacolo hanno collaborato anche l’artista visiva portoghese Joana Villaverde e lo studioso Tiago Bartolomeu Costa.

 Oltre alle date delle rappresentazioni, a Bologna è previsto anche un piccolo e significativo Focus Pippo Delbono. Venerdì 14 alle 17.30, al Cinema Modernissimo appena restaurato, ci sarà la proiezione del suo film del 2011, ’Amore Carne’, preceduto da un incontro con l’autore e regista; alle 18.30, nel Teatro Arena del Sole, il prestigioso filosofo francese Pierre Zaoui terrà una lectio magistralis intitolata ‘La possibilité de l’amour (The possibility of love)’.

Infine, sabato 16, dopo lo spettacolo, Pippo Delbono si confronterà con Gianni Manzella. Questo focus sarà, sottolinea con enfasi il comunicato, ’un viaggio dentro l’arte teatrale del regista, alla scoperta di una delle più affascinanti avventure artistiche dei nostri tempi’.

 E in apertura di nuovo anno, prima di ripartire con ‘Amore’ per Madrid, Delbono è atteso a Milano al Teatro Menotti, dove sarà in scena dal 9 al 14 gennaio con la ripresa del suo monologo ‘La notte’, in cui si confronta con un autore come Bernard-Marie Koltès, dando voce alla sua versione di ‘La notte poco prima della foresta’, testo che - recita la locandina - ‘irruppe per la prima volta ad Avignone nel 1977 e restò una voce lancinante nella scrittura contemporanea fino alla morte di Koltès, scomparso prematuramente nel 1989’.

 Lo spettacolo, che debuttò nel 2014, si apre con una lettera di François Koltès, fratello di Bernard-Marie, da cui l’artista ligure ha ricevuto il consenso a tagliare, operare, quasi stracciare il testo originale per intrecciare due vite e due voci. ‘Un monologo forte, intenso, provocatorio, rabbioso che Delbono, accompagnato dalla chitarra di Piero Corso, interpreta con grande musicalità, modulando voce, toni e ritmi’. 

 ‘La Notte’ si chiude con una lettera di Bernard-Marie alla madre: alla critica di pensare quasi soltanto al sesso, l’autore risponde rivendicando il suo concetto di amore, usando parole aspre, dolci e malinconiche per esprimere un sentimento di resistenza al nonsense del mondo che ci circonda. 

E’ un ripescaggio di particolare interesse, dopo ‘Amore’, questo del monologo su Koltès al Menotti, proprio perché consente al pubblico di confrontare due volti diversi e insieme complementari dell’arte di Delbono, a distanza di quasi dieci anni uno dall’altro.

Pedro Joia e Miguel Ramos in un momento di 'Amore' (foto Luca Del Pia)

Ultimi Articoli