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La Cina è vicina, e Wuhzen ancor di più: Serra e Terzopulos invitati speciali al festival

Enzo Vetrano e Stefano Randisi in scena nel Godot di Terzopulos (foto di Johanna Weber)

 ‘Sorgere: Decollare, volare, partire per nuovi viaggi’ è il tema della decima edizione del festival teatrale di Wuzhen, che sarà inaugurata il 19 ottobre prossimo. E’ una delle principali manifestazioni culturali che si tengono in Cina e nel mondo asiatico, e  ambisce ad essere ‘una vera e propria celebrazione dell'arte dello spettacolo e un centro di scambio culturale’.

 La città vecchia di Wuzhen (nella provincia orientale costiera di Zhejiang, tra le più ricche e sviluppate della Repubblica Popolare Cinese), tra antichi canali e vicoli millenari, vanta anche dieci splendide sale teatrali e un grande anfiteatro ma il Festival invade poi strade e piazze, per gli spettacoli delle compagnie invitate, per le conferenze e i dialoghi, per un concorso per artisti emergenti e per un vero e proprio Carnevale all'aperto. 

 ‘Oltre il reale, tutto Wuzhen è un palcoscenico’ vantano gli organizzatori: ‘La gente viene a Wuzhen per sognare. Nei teatri, lungo il canale, nelle stradine secondarie. È un luogo di nutrimento e riflessione artistica, dove il mondo incontra la Cina e la Cina incontra il mondo, nel teatro’.

 Perciò con mesi d’anticipo una sorta di giuria di esperti locali di Wuhzen opera una selezione di grandi gruppi teatrali e maestri creativi del mondo, oltre che del meglio dell'offerta in lingua cinese. Gli invitati speciali sono una trentina, divisi per categorie e, tanto per cominciare, i tre ‘Master Work’ si aprono con un capolavoro post-Covid di Robert 'Bob' Wilson, ‘H—100 seconds to midnight’, prodotto per il prestigioso Thalia Theater di Amburgo. Parliamo per intenderci, di un’opera liberamente ispirata a Stephen Hawking e alla pittrice e scrittrice libanese Etel Adnan, con musiche di Philip Glass, tra gli altri, e coreografia di Lucinda Childs. 

 Secondo lavoro magistrale che sarà di scena a Wuhzen (naturalmente mai visto anch’esso nei nostri teatri istituzionali così italo-centrici e autoreferenziali) è ‘Contes et légendes’ di Joël Pommerat, una singolarissima messa in scena in cui coabitano adolescenti e robot umanoidi: lo spettacolo esplora in modo spiazzante, come ama fare Pommerat, ovvero con intensità e anche molto umorismo, la costruzione delle relazioni sociali e delle identità.

 Il terzo capolavoro invitato a Wuhzen segna un punto a favore del nostro teatro, ovvero dell’ERT emiliano romagnola, che ne ha curato la produzione, ed è ‘Aspettando Godot’ firmato dal regista greco di chiara fama Theodoros Terzopoulos, magistralmente interpretato da due tra i migliori Estragone e Vladimiro, gli attori Enzo Vetrano e Stefano Randisi

 Se per Terzopulos - in qualche modo un po’ come per Pommerat, e più che mai per Bob Wilson - l’invito a Wuhzen come Maestro è un altro dei numerosi riconoscimenti di una premiata carriera, per i nostri due Vetrano-Randisi, che lavorano insieme da una vita, questa è sicuramente una grandissima soddisfazione, che prelude a un’intesa stagione (1). 

Homepage del festival di Wuhzen con le locandine in cinese dei tre spettacoli dei Maestri

L’altro spettacolo italiano che sarà a Wuhzen 2023 come primo invitato della categoria Classici rinnovati è, guardacaso, ‘La Tempesta’ di Alessandro Serra.

 Entrambi questi titoli hanno suscitato l’approvazione entusiasta anche di questa comunità dramaholica, esattamente come di gran parte del pubblico e di molta critica internazionale, mentre in certi giornaloni e/o siti pseudo-cult s’è registrato invece qualche naso storto.

 Tra parentesi, ancora, va sottolineato che si rivedono finalmente a Wuhzen l'innovativo gruppo di giovani belgi Ontroerend Goed, che il pubblico italiano ha intravisto appena, l'anno scorso in Triennale Milano, per il magico spettacolo ecologista, palindromo non solo nel titolo, ‘Are we not drawn onward to new erA’. Ma è quasi tutto il programma del festival cinese che fa invidia. 

 Tornado a bomba, Serra in fondo è un autore più considerato in giro per il mondo che in Italia, dove vanno per la maggiore tanti mediocri registi di potere.

Wuhzen segna una bella conferma e insieme anche forse un potenziale peso in più: non è facile continuare a fare ricerca e ‘teatro povero’ post-Grotowski-Kantor-Brook, una volta che si viene riconosciuti e riveriti come maestri. 

 E’ un nulla che le circostanze, gli agenti, i sovrintendenti e il mercato, spingano un artista a fare cassa; e ci vuol poco, a forza d’essere considerati novelli Strehler, a far girare la manovella delle facili ripetizioni.

 Chissà a che cosa sta pensando ora Serra, al quale certo non mancano l’intelligenza e l’avvedutezza per evitare i rischi del successo, tant’è nei suoi calendari ufficiali c’è giusto qualche ripresa, tra un anno abbondante, di questa indovinatissima versione, insieme classica e post-moderna, dell’ultimo capolavoro shakespeariano... 

 Per il gruppo di lavoro de ‘La Tempesta’, andare a raccogliere ovazioni in Cina sarà la meritata conclusione di un lavoro davvero impegnativo.

 Fa piacere in particolare per la strepitosa Ariel Chiara Michielini, attrice e performer tra le primissime d’Italia, un metro sopra a tutte le pompose premiatissime colleghe.

Sarà una soddisfazione di prim'ordine anche per Prospero Marco Sgrosso, di cui qualche critico all’inizio ha addirittura confuso la caratura internazionale di sotto-recitazione con un’inadeguatezza al personaggio.

 Sarebbero da citare anche tutti gli altri, ma per esempio Jared McNeil-Calibano è già un personaggio riconosciuto dai tempi del suo lavoro con Peter Brook, e in fondo qualche omissione è stata appena fatta anche nel caso di Godot, per gli interpreti di Pozzo e Lucky… 

Prima a sinistra, la locandina cinese de 'La Tempesta' al festival di Wuhzen

 (NOTA 1: L'AGENDA DI ENZO E STEFANO) Al lavoro con Terzopulos per provare la ripresa di ‘Aspettando Godot’, prima del viaggio in Cina Vetrano e Randisi saranno in scena  il 13 ottobre a Piacenza e il 16 a Milano, alla Fabbrica del Vapore, nella piece ‘Grazie della squisita prova’ con Nicola Borghesi, che girerà poi ancora in altri teatri.

Al ritorno da Wuhzen, da novembre al 3 dicembre, saranno a Brescia per mettere in scena, di nuovo per il CTB, ‘Fantasmi - da Pirandello e Franco Scaldati’ per poi riprendere, in dicembre e in marzo, anche ‘I Macbeth’ di Francesco Niccolini

A proposito di Niccolini, Enzo e Stefano firmano la regia del suo prossimo ‘Caravaggio’, scritto per Luigi D'Elia, che debutterà in ottobre a Bari.

Un’ultima nota sulle varie repliche previste del capolavoro beckettiano: sono già ora quasi del tutto sold-out persino per marzo del ’24, come nelle date milanesi. 

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