Sveglia, milanesi! Sarete anche i numeri uno per qualità della vita, ma una bella lezione d'umanità ci vuole
20.11.2024
La ripresa, le riprese e le 'immersioni' ardite nelle periferie di Milano
In questa difficile ripresa autunnale, tra aumenti dei costi energetici e distrazione generale da crisi/elezioni, i principali teatri di prosa milanesi ne approfittano soprattutto per una salutare apertura alle periferie.
Il Parenti per i suoi cinquant’anni ripropone ‘Gardenia - 10 years Later’, ripresa di un cult del 2010, di Alain Platel - autore, performer e coreografo da tempo considerato uno dei maestri della scena contemporanea - con Frank Van Laecke alla regia, sulle vite di un memorabile gruppo di vecchi artisti da cabaret ‘en travesti’ a Barcellona. Il gemello maggiore, che è Piccolo solo di nome, ospita queste due date del Parenti nella sala più grande, allo Strehler l’8 e il 9 settembre.
Al Piccolo Grassi, per la sola serata del 27/9, passa ‘Reporters de guerre’, un lavoro sulla responsabilità e i doveri dei media che muove dalla guerra in Bosnia, firmato da Sébastien Foucault, che è attore e collaboratore di Milo Rau. Per il resto, vanno via liscio con due riprese ‘d’impegno da cassetta’, con grandi attori, ‘La vita davanti a sé’ con Silvio Orlando dal 13 al 21/9 al Parenti, e ancora ‘M il figlio del secolo’ su Mussolini con Massimo Popolizio al Piccolo Strehler dal 28/9. Poi, pian piano, forse i cartelloni si faranno più sfiziosi (con ‘…la storia di un cazzo ebreo’ e il rilancio di ‘Hamlet’ di Latella, per esempio) ma ne riparleremo sicuramente.
Veniamo alle periferie milanesi, che ospiteranno una messe di appuntamenti. Tra Barona, Calvairate e Cavriano si snoderà una ricca programmazione curata dal Parenti (per i dettagli vedi teatrofrancoparenti.it/spettacolo/storie-senza-frontiere/), di cui ci limitiamo a segnalare tre eventi al Villaggio Barona: il primo sul carcere, del collettivo IunAzione di Napoli, ‘Il colloquio’, premio Scenario Periferie e Premio Fersen per la regia (10/9); il secondo, raffinata proposta romagnola-africana anche per bambini, ‘Thioro, un Cappuccetto rosso Senegal’ (19/9); l’ultimo, ‘Dance Floor’ con la nota Orchestra Multiculturale di Piazza Vittorio, insolito viaggio dalla cumbia boliviana alle danze berbere e al canto Sufi, dalle atmosfere degli anni Sessanta al reggae arabo (22/9).
Triennale Milano Teatro presenta laboratori, performance e spettacoli con il titolo di 'Memorie Future', non mancano singolari appuntamenti la surreale performance interattiva firmata da Alex Cecchetti, artista e poeta italiano di stanza a Parigi, 'Love Bar' (il 10 settembre a Chiaravalle, l’11 settembre a Greco), il workshop 'La foresta'e gli incontri di Annamaria Ajmone, tra le più apprezzate coreografe della nuova danza italiana, la nuova puntata del progetto di improvvisazione musicale partecipata 'Open Machine' di Vittorio Cosma, già tastierista della PfM (per il programma completo triennale.org/memorie-future)
E veniamo al Piccolo Teatro che, dopo aver portato il 5 settembre ‘L’abisso’ di e con Davide Enia a Cascina Torrette, dal 9 settembre al 14 si decentra proprio presentando alcune nuove produzioni a tema (vedi piccoloteatro.org/it/pages/call-indagine-milano), e lo fa con quel tono un po’ così in cui s’impancano a via Rovello: dopo ‘Presente indicativo’ per le celebrazioni di Strehler, eccoci a ‘IMMERSIONI. laboratorio di linguaggi performativi nei quartieri’. Speriamo che salti fuori qualcosa di buono anche stavolta.
Detto tra parentesi, diosalvi dafontana/melonisalvini e dal vecchio pubblico borghese/milanese il nuovo direttore del Piccolo, Claudio Longhi, che comunque ha raccolto da mezzo mondo diverse interessanti produzioni già a ‘Presente indicativo’. Ora attendiamo che Longhi porti davvero un po’ di quel buon vento che lasciava spirare quando stava in Emilia Romagna e quando ancora faceva il regista (il suo ultimo ‘La Commedia della Vanità’ da Elias Canetti, del 2019, ha lasciato una breccia aperta nei nostri poveri cuori di dramaholic: per fortuna che il primo protagonista in scena, l’ottimo Fausto Russo Alesi, ci ha regalato questa primavera, sempre per ERT, un fresco ‘Padri e figli’ da Turgenev…a Bologna!)
Nella foto, l’Orchestra di Piazza Vittorio in ‘Dance Floor’