

Ok, boomer. Dafoe ce l'ha fatta a mettere insieme una notevole Biennale Teatro, con qualche piccola ombra
31.03.2025
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Doppio botto da non perdere nel fine settimana del 29-30 marzo per il Festival FOG: in Triennale Teatro Milano arriva la pluripremiata artista sudafricana Mamela Nyamza, che rivisita il suo assolo 'Hatched' in una performance per dieci danzatrici che è un inno alla liberazione dei corpi e delle identità. E al Teatro OutOff va in scena la prima di 'Tu non mi perderai mai - Liberamente "inspirato" dal Cantico dei Cantici', un nuovo lavoro con cui Raffaella Giordano reinterpreta, dopo vent’anni, con Stefania Tansini, uno tra suoi assoli più misteriosi e inafferrabili.
N.G.
Torna a Milano Chiara Guidi, la cofondatrice della Societas di Romeo Castellucci, che da anni è impegnata in un percorso autonomo di ricerca sulla voce. Stavolta è in scena al Teatro Fontana, il 27 marzo, per 'Inferno. Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante', un viaggio nelle sonorità dell'opera dantesca dove materia vocale e partitura musicale si intrecciano. 'In ogni canto, attraverso pause, riprese, cesure, emozioni dei tracolli e delle risalite, guidati da un sentimento di immagine - spiega Guidi stessa - formano passo dopo passo la traccia della composizione finché, giunti al termine del canto, si ricomincia a camminare in un altro spazio'. Serata cult.
N.G.
Dal 27 al 30 marzo al Teatro Carcano rilancia 'Stai zitta!', dal libro di Michela Murgia, spettacolo di e con Antonella Questa, Valentina Melis e Lisa Galantini, con la regia di Marta Dalla Via. 'Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più, è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo' dichiara la regista. 'Murgia ha come obiettivo che tra dieci anni una ragazza, leggendolo, lo trovi antiquato; noi vorremmo contribuire ad accorciare questo tempo, attraverso il linguaggio teatrale. Questo per noi non è solo uno spettacolo, è l’occasione di lavorare in un modo nuovo e su un tema dichiaratamente femminista'.
N.G.
Da venerdì 28 a domenica 30 marzo debutta al Teatro Oscar 'Mercoledì delle Ceneri', nuova produzione della Compagnia Fort Apache, unica realtà teatrale stabile in Italia ed Europa formata da attori ex detenuti e detenuti in misura alternativa, oggi professionisti di cinema e palcoscenico. Lo spettacolo, scritto e diretto da Valentina Esposito, 'affronta il tema della violenza di genere e della cultura patriarcale e omertosa che la legittima, degli abusi sulle donne, dei corpi feriti fino alla negazione dell’identità. Carnevale, provincia e riti popolari fanno da cornice alla feroce interpretazione delle attrici e degli attori ex detenuti della Compagnia'.
N.G.
Fino al 30 marzo al PACTA Salone di Milano, va in scena 'Il ritratto di Dorian Gray, ovvero La moda dell’Eccesso', nel nuovo allestimento e riscrittura di Annig Raimondi, che dirige il teatro stesso, nell'ambito della lunga rassegna 'DonneTeatroDiritti'. Una versione ancora più amara dell'esistenza di questo personaggio letterario di straordinaria fama inventato da Oscar Wilde, a cui il ritratto ricorderà per sempre la menzogna della sua vita, ponendogli davanti il suo vero volto, una maschera atroce.
N.G.
'Affrontare per davvero Cosa Nostra' – racconta Davide Enia, protagonista di punta del nostro teatro civile – 'significa iniziare un processo di autoanalisi. Non volere quindi capire in assoluto la mafia in sé, quanto cercare di comprendere la mafia in me'. Intrecciando 'cunto' e parole, corpo e dialetto, 'gli strumenti che il vocabolario teatrale ha costruito nella mia Palermo', Enia esplora quella che definisce la nevrosi dei suoi concittadini nei confronti della criminalità organizzata: 'Per diverse ragioni, da noi la mafia è stata minimizzata, sottostimata, banalizzata, rimossa o, al contrario, mitizzata. Ovvero: non è mai stata affrontata per quello che è'. Enia sarà al Piccolo Teatro Grassi, dal 25 marzo al 17 aprile, con il nuovo 'Autoritratto', accompagnato dalle musiche di Giulio Barocchieri.
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Dal 25 al 30 marzo nella Sala Grande il Teatro Franco Parenti rilancia nientemeno che 'Il fu Mattia Pascal', uno dei più celebri romanzi di Luigi Pirandello, riletto attraverso la regia di Marco Tullio Giordana. Protagonista assoluto un altro nome di prim'ordine, Geppy Gleijeses, che forma anche come curatore dell’adattamento teatrale assieme a Giordana. Grande sfida quella di impersonare uno dei personaggi più iconici della letteratura pirandelliana, Mattia Pascal. L’uomo, creduto e poi fintosi morto, una volta “risuscitato” si accorge di non poter essere riammesso in società e in famiglia, perché ritenuto morto davvero.