Sveglia, milanesi! Sarete anche i numeri uno per qualità della vita, ma una bella lezione d'umanità ci vuole
20.11.2024
Com'è grande la Rentrée nelle sale teatrali a Milano: troverete persino due-tre buoni motivi per chiedere subito...asilo a Parigi!
N.G.
'Audience-caviar' alla catalana
Dopo l’annuncio dell’ingresso di Marcos Morau nel pugno degli artisti associati, Triennale Teatro consegna l’apertura di stagione al coreografo di La Veronal da Barcellona, con il progetto site-specific ‘Totentanz. Morgen ist die Frage’. Esaurite in un baleno le due repliche previste per l’8 ottobre (Morau in Italia è di gran spolvero, persino alla Rai lo vogliono per Capodanno) è stata introdotta una terza a inviti, ancor più inavvicinabile, che ha fatto scattare la sindrome FOMO tra i modaioli snob di Milano…I più intellettuali si sono consolati in anticipo, il 5 ottobre, riuscendo a seguire almeno l’incontro con lo stesso Morau, condotto nientemeno che da Fabio Cherstich.
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Quell'impostore tra i 'Ciarlatani'
Inizio settimana con il pienone anche nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti, già bello battuto per la ripresa, nella nuova Sala A2A, di ‘Chi come me’. Dall’8 al 20 ottobre va in scena la commedia ‘Ciarlatani’ del noto e premiato drammaturgo e regista Pablo Remón. Un piccolo gioiello di satira meta-teatrale, ‘ma anche ad una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo’, annuncia il comunicato. Il richiamo è garantito dalla presenza come protagonista di Silvio Orlando, un impostore da non perdere.
N.G.
Un solo aedo, una sola fiaccola
L’iper-mediatico Stefano Massini ci prova con Hitler - altro che Freud al Piccolo Studio! - per entrare addirittura nell’enorme Teatro Strehler, dall’8 al 27 ottobre, con ‘Mein Kampf’. Autentici e proprio sobri il teaser e la presentazione del direttore Claudio Longhi: ‘Un aedo del presente. È Stefano Massini. Anche quando, rabdomanticamente, nel presente va rintracciando l’eredità del passato, va riannodando il filo che lega la Storia alla contemporaneità, alle sue urgenze e contraddizioni.(…) Come consuetudine, Massini arriva all’esito scenico finale attraverso un profondo e inesausto lavoro di ricerca (…). Restituisce all’arena teatrale il suo più adamantino significato civile e politico, catalizzandovi nuovamente lo sguardo e il pensiero della comunità riunita intorno a un’idea: tenere accesa la fiaccola della vigilanza intellettuale e della conoscenza intorno alle molteplici, liquide, forme che le ideologie totalitarie possono assumere, annidandosi negli anfratti oscuri della società, soprattutto laddove le sue maglie si sfilacciano e indeboliscono’.
8+
Ma si può andare Oltre 'Ballade'?
Settimana conclusiva del festival MilanOltre, che ha confermato il grande interesse del pubblico nei confronti della danza e registrato notevoli successi (trionfale la riproposta di ‘Ballade’ di Mauro Bigonzetti per MMCDC sabato 5 ottobre). Tra i nuovi appuntamenti notevoli, il 12 e 13 ottobre, nella Sala Shakespeare dell’Elfo Puccini, le due rappresentazioni di ‘Le Sacre de Lila’ del coreografo franco-marocchino-canadese Ismaël Mouaraki, che racconta i suoi 25 anni di immigrazione e festeggia i 20 anni della sua compagnia Destins Croisés… Ancora: la riproposta con Chiara Bersani della perfomance sul respiro come atto poetico di Salvo Lombardo/Chiasma, ‘Breathing room’, l’8 ottobre in Sala Baush; l'insolito ’CrePa’ di Sara Sguotti e Arianna Uliani, l’11 e il 12 nell’Aula Bontadini dell’Università Cattolica di Milano, antica ghiacciaia del monastero cistercense; la vetrina delle nuove proposte…
N.G.
Bisogna intendersi sulla Polvere
Forse per respirare un attimo di leggerezza al Piccolo si rievoca anche l’Albertone nazionale con ‘Tanti Sordi’ che debutta allo Studio Melato, dal 9 al 13 ottobre. Anche qui davvero misurata la presentazione: ‘Uomo, attore, mito: con ‘Tanti Sordi. Polvere di Alberto’, al Teatro Studio Melato dal 9 al 13 ottobre, Elvira Frosini e Daniele Timpano, con Lorenzo Pavolini, esplorano il monumentale lascito di Alberto Sordi’. Nota di servizio per dramaholici strehleriani in servizio permanente effettivo: attenzione che al Teatro Grassi non c’è quasi più nemmeno uno strapuntino per ‘Il Barone Rampante’ da Italo Calvino, così 'old style' Piccolo...
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L'arte e l'amicizia messe a nudo
Prova a combattere ad armi pari con i ‘teatroni’ anche il Fontana con la nuova stagione ‘Mirate all’angelo’. E dal 10 al 13 ottobre ripesca il long-seller internazionale ‘Art’ di Yasmina Reza, nella versione prodotta da Fondazione Luzzati e Teatro della Tosse negli anni bui del Covid, per la regia di Emanuele Conte, con Luca Mammoli, Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi del collettivo Generazione Disagio. Commedia crudele e divertente sull’amicizia, muove dal confronto-scontro di tre amici appassionati d’arte sulla qualità artistica di un costosissimo quadro completamente bianco, per sfociare in un violento litigio.
N.G.
Medea si divide tra Romina e Violante
La teoria di Medee sembra ormai non aver più fine. Se ne confrontano almeno due in scena a Milano in questa 41ma settimana: dal 10 al 20 ottobre, al Teatro Menotti torna il classico-classico con Romina Mondello e drammaturgia musicale di Andrea Salvadori, già baciato dal successo di pubblico al giro precedente. E fino al 13 ottobre, al Teatro Filodrammatici arriva per la prima volta a Milano la versione di Medea (con Viola Graziosi) firmata da Luciano Violante, che da ex Presidente della Commissione parlamentare antimafia collega il mito all’eccidio di Capaci e alla tragica morte di Giovanni Falcone.
N.G.
'Uanmensciò' per Moliére
Continua la pregevole Vetrina contemporanea al PACTA Salone, con un singolarissimo ‘Il Contrabbasso’, l’8 e il 9 ottobre, diretto e interpretato da Loris Leoci, dal testo di Patrick Süskind che guarda alla mancanza di coraggio, il più grande dei mali, ieri come oggi. E’ il monologo di un contrabbassista, che tiene un discorso riguardante i pregi del suo strumento dalla stanza dove vive, un monolocale acusticamente, ermeticamente chiuso rispetto al resto del mondo… Sempre in Vetrina seguirà, dall’11 al 13 ottobre, MOLIÉRE UANMENSCIÒ (o come volete voi) di e con Fabrizio Falco, prodotto dalla Casa del Contemporaneo, una sorta di agiografia in milanese su Jean-Baptiste Poquelin, ovvero Moliére.
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E sempre allegri bisogna stare...
A otto anni dalla morte di Dario Fo giusto il Teatro Gerolamo se ne ricorda, programmando due diversi spettacoli per ricordare lo straordinario artista e premio Nobel (a cui - è sempre bene ricordarlo - non è stata dedicata nemmeno una qualunque saletta teatrale a Milano). Mercoledì 9 ottobre Giangilberto Monti presenta LE CANZONI DEL SIGNOR DARIO FO con Fabrizio Bernasconi al piano, Marco Brioschi alla tromba e Paolo Tomelleri al clarinetto; da giovedì 10 a domenica 13 ottobre Lucia Vasini presenta IL TEMPO DEI MIRACOLI – Giullarate da Mistero Buffo, di Dario Fo e Franca Rame, regia di Mattea Fo.