" /> Lassù tra le montagne si balla all'insegna della natura: Bolzano Danza fa 40 con un programma festoso e superlativo

Yes, we Need / 2: cent'anni d'amore e d'opera fatti a pezzi

uomo vestito con costume
Nella foto di Martin Vanden Abelee, Marteen Seghers in una scena di 'Billy's violence' (p.g.c. Transart22) 

Dopo che ci hanno appena incantanti a Bolzano, dove hanno disossato la violenza sulle donne in dieci brani di Shakespeare, proviamo a seguire attentamente la compagnia Needcompany di Jan Lauwers. E riprendiamo dal loro sito l’annuncio di un nuovo progetto sul mondo della lirica, con un primo episodio dal titolo inequivocabile AMOPERA, tutto in maiuscolo, perché dedicato specificatamente al tema delle parti amorose. Sarà presentato in anteprima al festival di Erl, il 5 novembre prossimo. Lo spettacolo fa parte di un trittico che ruoterà attorno all'idea di ‘meta-opera’.

Questa singolare riflessione sul mezzo dell'opera nasce in collaborazione tra Needcompany e Klangforum Wien, ensemble-collettivo considerata uno dei più innovativi gruppi artistici della musica classica contemporanea. Scrive Needcompany: AMOPERA si propone di attraversare l’opera e il teatro musicale addirittura degli ultimi cento anni, per esplorare liberamente il ruolo e il significato dell’arte nel XX secolo, grazie a un insolito mix di tecniche di decostruzione, collage e accumulazione, ma anche proponendo nuove storie, idee, interpretazioni e domande, con particolare riguardo agli eccessi e alla velocità eccessiva che hanno caratterizzato questo periodo.

Spiega ancora Jan Lauwers: ‘Non pretendiamo di analizzare gli archivi interi della musica moderna e contemporanea, ma rivendichiamo il diritto di interagire, per un po’, senza vergogna, con questo grande repertorio. Così, questa indagine su AMOPERA è sfociata in una ballata distopica in cui due protagonisti si incontrano in una specie di battaglia. Allo stesso modo in cui il dadaista Hans Arp ha lasciato cadere brandelli di carta sul pavimento per creare nuove composizioni guidate dall’obiettività della coincidenza, si confrontano vari punti salienti musicali del repertorio moderno’. 

Per 'AMOPERA una distopica ballata' con Jan Lauwers entrano in scena il soprano Sarah Maria Sun e il baritono Holger Falk, accanto ai performer d’eccellenza Grace Ellen Barkey, cofondatrice di Need, e Maarten Seghers (apprezzato buffone e autore delle musiche per ‘Billy’s violence’), nonché l’intera formazione attuale dei Klangforum. ‘Il confronto tra tutti questi artisti’, si legge, ‘darà vita a una simbiosi in cui un artigianato molto esperto viene messo al servizio della ricerca di una rappresentazione umana dell'impossibilità e della tragedia dell'amore tra due persone’.  

Nel programma ufficiale del Tiroler Festspiel si legge ancora un elenco dettagliato degli autori che verranno spizzicati, che comprende gli italiani Luciano Berio e Salvatore Sciarrino, il fondatore di Klangforum Beat Furrer, e ancora Sir Harrison Birtwistle, Alexander Zemlinsky, Alban Berg, E. Kloke, Benjamin Britten, Peter Maxwell Davies, Iannis Xenakis, Bernhard Lang, Rebecca Saunders, Michael Wertmüller e Sara Glojnarić.

Il primo appuntamento è per il 5 novembre nell’avveniristico Festspielhaus di Erl, località del Tirolo austriaco a forte impronta musicale, storicamente conosciuta per una celebre rappresentazione popolare pubblica della Passione, a cui è stata intitolato l’edificio gemello del Fest, il Passionspielhaus. Di come si svilupperà poi questo progetto AMOPERA non si ancora niente di preciso, Needcompany, del resto, dopo la straordinaria incursione a Bolzano per Transart22, è volata in Cile per presentare a Santiago ‘Molly Bloom’, la versione di Lauwers del celebre monologo di Joyce.

Per novembre, oltre a Erl, dovrebbero rientrare nella casa madre a Sint-Jans-Molenbeek, noto quartiere multietnico fuori Bruxelles, in una piccola via periferica intitolata all’infermiera eroina della Resistenza belga Gabrielle Petit, fucilata dai tedeschi nel 1916. Per dicembre, allo stato, la compagnia belga annuncia soltanto la presenza a Lubiana, con ‘Al het goede/All the good’, singolare performance con al centro un veterano dell’esercito israeliano, Elik Niv, ferito gravemente durante un’operazione segreta.

Proveremo a tenere monitorate ancora le date di eventuali tournée della compagnia belga, del resto sono queste le notizie che fanno felici tutti noi dramaholics: anche se, purtroppo, raccontano pure di quanto sia spesso gretta e provinciale la scena italiana, che preferisce ignorare o marginalizzare le proposte davvero innovative, come queste di Needcompany, nonostante Lauwers sia stato persino insignito del Leone d’Oro, nel lontano 2014, alla Biennale di Venezia.

Ultimi Articoli